Harry e Meghan inguaiati da una biografia hard: dopo lo 'strappo' con la Regina, ecco i retroscena della coppia
I due reietti della Corona inglese avevano fatto male i loro conti: dopo la rinuncia al titolo di 'The Royal Sussex' hanno dovuto dire addio anche al logo della Corona. Inoltre la loro biografia ufficiale rischia di essere appannata da quella di Lady Colin Campbell ricca di retroscena piccanti. Ma c'è una consolazione...
A gennaio quando Harry&Meghan, i rampolli più social di tutta la casa reale d’Inghilterra, annunciarono l’inatteso e storico strappo da Buckingham Palace, sicuramente speravano in un 2020 più tranquillo e in discesa. Un mondo dove la coppia avrebbe fatto una barcata di soldi, semplicemente fra il loro sito The RoyalSussex, le comparsate in tv e lo sfruttamento dell’impareggiabile status di “Sue Altezze Reali”. La prima cosa che i due non immaginavano, ma questo è stato loro errore di ingenuità, è che la Regina si mettesse di traverso: Elisabetta II non solo non ha benedetto l’eretico distacco, ma anzi ha fatto cadere, in modo garbato e ufficioso, il suo anatema sulla coppia (tanto più che si vocifera di una seconda gravidanza di Meghan di cui la sovrana sarebbe stata tenuta all’oscuro).
La loro biografia avrebbe dovto essere il best seller del'estate ma poi è arrivato il Covid
Quello che, invece, i Duchi di Sussex non potevano immaginare, era il terremoto planetario della pandemia. Nel mondo fatato prima del virus, che ha sconvolto tutta la società e l’economia, Harry&Meghan avevano in serbo il “jolly” per l’estate: nelle librerie del Regno Unito, e di tutto il resto del mondo, uscirà la loro biografia, che si preannunciava come il best-seller delle vacanze. Pare che la coppia, che ora vive a Los Angeles dopo un breve soggiorno in Canada, avesse ottenuto un assegno a sei zeri per vendere i diritti della biografia (ma ora la casa editrice potrebbe aver rivisto il contratto). Ovviamente si tratta di una biografia super autorizzata che promette di raccontare la loro verità, ma che difficilmente conterrà notizie scabrose (tanto più che l’autore è un giornalista molto amico della coppia, non proprio garanzia di imparzialità). Ora, causa Covid, l’attesa del pubblico sarà molto meno forte. La pandemia ha di fatto mandato all’aria tutti i piani della riottosa coppia, decisa a diventare “indipendente”, espressione neutra che vuol dire: fare soldi sfruttando l’immagine di reali, senza però le incombenze della corona (come i mille cerimoniali e le noiose inaugurazioni). In Inghilterra, non esiste il proverbio “Botte piena e moglie ubriaca” ma il senso è quello lì.
Il libro patinato e ufficiale e l'altro non autorizzato e piccante: facile prevedere chi vincerà
Il vero problema per la coppia è un altro: a fine luglio, accanto al loro libro, sugli scaffali dei negozi ci sarà un’altra biografia su di loro che si preannuncia molto più interessante e che rischia di offuscare quella ufficiale. Lady Colin Campbell, una dei maggiori esperti della corona britannica, e autrice di decine di libri su reali inglesi, se ne uscirà con una sua storia, non autorizzata, sui Duchi di Sussex. Dal libro, stando alle anticipazioni filtrate, chi ne esce massacrato è Harry: fa la figura del fessacchiotto, del bamboccione un po’ “sfigato” in preda alla “femme fatale” Meghan. Pare che a corte, uno dei soprannomi del secondogenito della mai dimenticata Lady Diana fosse il non proprio eroico “Blow J…” la parola inglese per il sesso orale di cui Harry avrebbe una certa dipendenza e mania e che Meghan dispenserebbe come arma coniugale. Il rampollo sarebbe manovrato da Meghan, grazie alle sue arti seduttorie: l’ex attrice americana sarebba una sorta di strega ammaliatrice, come successo al pro-zio di Harry, il re Edoardo VIII, che mollò la corona per seguire il fascino di un’altra americana, Wallie Simpson. Tra il libro patinato e ufficiale e quello non autorizzato ma ricco di retroscena piccanti, facile dire chi avrà più successo.
La rinuncia al marchio 'Royal Sussex' e anche al Logo della Corona
Non bastasse il colpo che il libro darà all’immagine della coppia, i due reali continuano a incassare sconfitte sul versante, molto più importante per il loro futuro da celebrità: lo sfruttamento commerciale del loro nome. Dopo aver dovuto rinunciare al marchio “RoyalSussex” Harry e Meghan hanno ottenuto un 'No' anche per il marchio alternativo: non potranno usare il logo della Corona sui loro siti e account social. Se la battaglia per il nome “reale” regala dispiaceri, la coppia avrà di che consolarsi: ha appena firmato un contratto d’oro con l’agenzia americana Harry Walker, regina dei circuiti dei discorsi a convegni. Quello che non riesce in patria, riesce in America: 1 milione di dollari per ogni discorso pubblico che terranno. La domanda è: ma negli Stati Uniti ci sarà davvero gente disposta a pagare per assistere a un discorso di due reali inglesi reietti dalla casamadre?