Finanziere fa fuoco con l’arma d’ordinanza: uccide moglie, cognata e poi si spara

Due stragi familiari ieri in Campania: un maresciallo della Gdf ha fatto fuoco sulla famiglia della moglie uccidendola insieme alla sorella. Feriti i genitori delle due donne. Nel secondo caso un uomo ha accoltellato la sua ex, il suo compagno e poi ha tentato di uccidersi

Finanziere fa fuoco con larma dordinanza uccide moglie cognata e poi si spara
di Redazione

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Giornata di sangue ieri in Campania con due episodi di violenza maturati in ambito familiare. In entrambi i casi a uccidere sono stati due uomini, che poi hanno rivolto le armi contro se stessi. Il bilancio finale è di quattro vittime, di cui tre donne, e quattro feriti. L'episodio più grave è avvenuto nel pomeriggio a Vairano Patenora (Caserta), piccolo centro del Casertano ai confini con il Molise. Un maresciallo della Gdf di 52 anni, in servizio al Comando provinciale di Napoli, è entrato in una cartolibreria di via Roma, di proprietà della moglie, e ha ucciso quest'ultima e la sorella; il finanziere ha fatto fuoco anche verso i suoceri, che sono rimasti feriti. Ha quindi rivolto l'arma verso di sé sparandosi. Non è morto subito ma dopo l’arrivo dei soccorsi.

Non accettava la separazione

Stando al racconto de La Stampa, i due coniugi si stavano separando: Antonella Laurenza, la vittima, aveva deciso di lasciare Marcello De Prata. La famiglia Laurenza era dalla sua parte e così pure le amiche che oggi raccontano di come Antonella avesse paura del marito, paura che la uccidesse: “Erano continue le liti col marito”. L’epilogo di questa storia è fatto di 15 colpi con l’arma d’ordinanza, l’ultimo per sé. Ai carabinieri non risultano comunque denunce a carico del 52enne. La coppia, molto conosciuta e stimata a Vairano, aveva due figli di 20 e 14 anni.

L’attacco con il coltello

L'altro fatto di sangue in mattinata ad Avellino. Gian Marco Gimmelli, 32 anni di Avellino, dopo aver accoltellato a morte Claudio Zaccaria, di Sant'Angelo a Scala, e ferito gravemente alla gola Ilenia Fabrizio, di Mercogliano, si è tagliato le vene dei polsi e infine si è lanciato dal balcone della sua abitazione. La giovane, che in precedenza aveva avuto una relazione con Gimmelli, attualmente era legata a Zaccaria ma i tre continuavano a frequentarsi. L'epilogo si è consumato al primo piano di una abitazione in via Fosso Santa Lucia, nel centro storico del capoluogo irpino. Secondo uno dei possibili scenari presi in considerazione dagli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Avellino, cui sono affidate le indagini, Claudio e Ilenia sarebbero andati a casa di Gimmelli, dove sono state trovate bottiglie consumate di alcolici, come abitualmente facevano.

La richiesta d’aiuto

Sarebbe nata una discussione poi degenerata. Gimmelli si è armato con un coltello da cucina e ha colpito Zaccaria con tre fendenti, uno dei quali gli ha trapassato la gola. Nel tentativo di difendere il suo fidanzato, Ilenia è rimasta a sua volta ferita al collo e alla gola ma è riuscita a mettersi in salvo e a scendere in strada per chiedere aiuto. Nella zona sono arrivati in forze gli agenti delle Squadre Volanti, carabinieri e Vigili del Fuoco e ambulanze del 118. Gimmelli si è barricato in casa, quindi è salito sul davanzale della finestra dove è rimasto per alcuni minuti prima di lanciarsi nel vuoto da un'altezza di cinque metri. Le sue condizioni sono giudicate gravi dai medici del reparto di rianimazione dell'ospedale 'Moscati', dove è giunto in coma. Nello stesso ospedale si trova anche Ilenia Fabrizio, che è stata sottoposta ad intervento chirurgico alla gola: la giovane, ricoverata nel reparto di chirurgia d'urgenza, è in prognosi riservata anche se le coltellate non hanno leso organi vitali.

16/11/2018
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