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Dal barcone al bancone. Ella Antony, nigeriana di 33 anni, fa parte di quella minoranza di rifugiati che sono riusciti ad integrarsi in Italia. Cinque anni fa dopo aver attraversato il deserto nel Niger, ha raggiunto la Libia e con un barcone ha attraversato il Mediterraneo sbarcando a Taranto. Dallo scorso 19 luglio lavora come addetta alle vendite nel reparto gastronomia di un supermercato Carrefour a Roma. 'Per il momento questa è la mia strada - spiega - e voglio imparare bene tutti gli aspetti del lavoro per affrontare al meglio il futuro'.
Volume d’affari cresciuto
Ma già adesso il suo impegno nel supermercato di viale XXI Aprile, in zona piazza Bologna, è un successo. 'Ella ha imparato rapidamente - spiega Aniello Bove, responsabile delle Risorse Umane di Carrefour - e grazie alla sua contagiosa forza di volontà c'è stato uno scambio ed uno stimolo reciproco con i suoi colleghi: il volume d'affari del reparto gastronomia è cresciuto ed ha raggiunto i primi posti in Italia'.
La famiglia rimasta in Nigeria
Nel suo paese Ella ha lasciato la madre, un fratello e 6 sorelle, lei è la più piccola della famiglia. Il padre lo ha perso quando aveva 5 anni. 'Quando sono andata via dalla Nigeria - racconta - lavoravo come assistente direttore della fotografia in ambito cinematografico'. In precedenza aveva già fatto un'esperienza in un catering 'perché - dice - mi è sempre piaciuto cucinare'.
L’arrivo in Italia
Quando è arrivata in Italia è rimasta per un mese in un centro di accoglienza a Taranto, poi è stata trasferita in un altro centro, sempre per un mese, in Abruzzo. Quindi è arrivata a Monterotondo, comune alle porte di Roma, dove per due anni è rimasta in un centro per donne in difficoltà. 'Qui ho fatto un corso - spiega - per imparare l'italiano, quindi un corso di formazione per computer, un tirocinio nell'ambito cinematografico e mi sono iscritta alla scuola media inferiore e alla fine ho ottenuto i documenti per rimanere in Italia'.
La formazione
Ella si è così trasferita a Passo Corese, in provincia di Rieti, con una sua compagna di viaggio ha preso una casa in affitto e da allora vive lì. 'Grazie ad un assistente sociale - ricorda - nel marzo del 2018 ho frequentato un corso di formazione dell'Adecco per la ristorazione insieme ad un gruppo di 10 donne nell'ambito del progetto Domus'. Il progetto Domus, realizzato nel 2018, è stato dedicato a donne rifugiate in situazione di fragilità e vulnerabilità e rientra nel 'Mep' (Modelling Employability Process for Refugees, un progetto più ampio promosso da Fondazione Adecco per le Pari Opportunità e Unhcr, l'Alto Commissariato Onu per i Rifugiati, per realizzare dei percorsi di inclusione, di cui si parlerà il prossimo 17 dicembre in un incontro tra aziende, rifugiati e istituzioni per raccontare i risultati raggiunti e tracciare le sfide future.
Dal tirocinio al contratto
'Il giorno del colloquio al supermercato - prosegue Ella - mi sono detta 'speriamo che mi prendano a fare un lavoro che mi piace'. E così è stato. Ho fatto un tirocinio retribuito alla Carrefur nel reparto rosticceria: cucinavo e servivo. Mi piace cucinare e vedere la gente soddisfatta di tutto ciò che ho preparato. Il 19 luglio scorso ho firmato il contratto e da allora lavoro nel reparto generale di gastronomia'. Ella ci tiene a dire di aver trovato 'una famiglia' in quel supermercato di Roma. 'Mi trattano come una di loro, una lavoratrice. In Italia non è molto facile per noi stranieri di colore, all'inizio avevo paura. Il giorno del mio compleanno, il 25 novembre, quando sono arrivata al lavoro, mi hanno fatto una sorpresa: ho trovato una torta e dei regali'. Ella prima di allora non aveva mai festeggiato il suo compleanno. 'Io voglio dare la forza agli altri, quando pensano che non possono sopravvivere: la forza di ricominciare la vita e mi dicono - conclude Ella - 'voglio essere come te''.