Crimini violenti in calo ma non quelli contro le donne: su 295 omicidi ne sono state uccise 118
Non calano neanche i cosiddetti “reati spia”, quelli che in genere vengono commessi prima di un femminicidio: stalking, abusi, violenze e molestie
Leggi più veloce
Spesso statistica e percezione vanno in direzioni opposte e così, nonostante le diffuse e comuni paure, i dati dimostrano che in generale i crimini, anche violenti, sono in calo. Tutti tranne quelli contro le donne. 'Se i crimini violenti diminuiscono drasticamente grazie all'efficacia degli strumenti di contrasto al crimine organizzato, non così avviene negli omicidi contro le donne e dei reati spia'. Lo ha evidenziato il Pg della Cassazione Giovanni Salvi, parlando di una 'grande dedizione' della procure sul contrasto alla violenza alle donne, ma della necessità ancora di una 'piena attuazione del Codice Rosso'.
Curzio: su 295 omicidi, le vittime donna sono 118, sconcertante
Su 295 omicidi volontari nell'ultimo anno 118 sono le donne rimaste vittime 'sintomo evidente di una tensione irrisolta nei rapporti di genere, di una uguaglianza non metabolizzata', ha sottolineato anche il Primo presidente della Cassazione Pietro Curzio rilevando che 'sono 102 le donne assassinate in ambito familiare/affettivo e in particolare 70 per mano del partner o ex partner'. 'Vi è un forte impegno dello Stato a cominciare dagli inquirenti' per contrastare la situazione ma serve 'severità in sede di applicazione della legge' e lavorare 'a partire dai luoghi dove avviene la formazione delle persone', ha detto Curzio.
Serracchiani: fermare la piaga del femminicidio
Il primo commento a questi dati arriva da Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera: 'Più di cento donne assassinate lo scorso anno in ambito familiare ed affettivo e tra queste 70 per mano del convivente o dell'ex partner. I numeri di questa barbarie insopportabile, contenuti nella relazione del presidente della Corte di Cassazione Pietro Curzio, devono indurre le istituzioni e la società nel suo complesso ad agire con determinazione sul lato della prevenzione, del contrasto e dei percorsi educativi alla cultura del rispetto per fermare la piaga del femminicidio'.