Dopo il successo del flashmob #DateciVoce, Conte dice sì alle donne nella task force anti Covid 19
Gli appelli ad un’equa rappresentanza delle donne erano arrivati da personalità del mondo della politica, della cultura ed economia
Ha funzionato l’ondata di adesioni al flashmob #DateciVoce che il 2 maggio ha invaso i social network per “esigere il rispetto degli articoli 3 e 51 della Costituzione della Repubblica Italiana e per il diritto delle donne a essere rappresentate'. Il presidente del Consiglio Conte, ha finalmente realizzato che la componente femminile è totalmente assente dalle diverse task force chiamate a gestire l’emergenza pandemica e ha deciso di porci rimedio: 'Ho molto apprezzato le parole del gruppo di senatrici che dalle pagine di un quotidiano hanno rivendicato un maggior protagonismo delle donne nelle commissioni tecniche nate per supportare il Governo nella difficile gestione della crisi da Covid-19. Oggi stesso chiamerò Vittorio Colao per comunicargli l'intenzione di integrare il comitato di esperti che dirige attraverso il coinvolgimento di donne le cui professionalità - sono certo - saranno di decisivo aiuto al Paese'.
Donne anche nella Protezione Civile
In una nota, il premier aggiunge che chiederà anche “al capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, di integrare il Comitato tecnico-scientifico con un'adeguata presenza femminile. Analogo invito rivolgo anche a tutti i ministri affinché tengano conto dell'equilibrio di genere nella formazione delle rispettive task force e gruppi di lavoro '. Speriamo che sia la volta buona e che non ci sia più bisogno di fare notare un dislivello così eclatante come quello al quale abbiamo assistito fino ad oggi.
Il successo del flashmob
Gli appelli ad un’equa rappresentanza delle donne erano arrivati da personalità del mondo della politica, della cultura ed economia con una staffetta di autoscatti in mascherina con i quali invadere i social media. Da Emma Bonino, al suo primo selfie, a Carlo Calenda, da Laura Boldrini a Valeria Fedeli, per chiedere di riequilibrare la presenza di genere a partire dalla Fase 2. Sono state migliaia le persone, uomini e donne che, ad ogni livello e di diversa provenienza, hanno partecipando al flashmob che alle 11 del 2 maggio è stato in seconda posizione nelle tendenze di Twitter.
'Ora estendere il campo della legge Golfo-Mosca'
Il comitato #Datecivoce ora aspetta i fatti: 'Apprendiamo con soddisfazione che il Presidente del Consiglio, ha invitato Vittorio Colao a un immediato riequilibrio di genere nella composizione della task force e del comitato tecnico-scientifico. Grazie alla forte adesione alla petizione prima e poi al flashmob virtuale del 2 maggio poi, nonché grazie all'impegno di senatrici e deputate e alle battaglie continue di tante associazioni femministe e della società civile, siamo state finalmente ascoltate'. Nella nota il comitato #Datecivoce chiede ancora 'alla politica e al Presidente Conte di fare un passo storico: approvare una legge affinché in ogni commissione, organo, tavolo tecnico di nomina istituzionale e pubblica ci sia reale parità. La legge Golfo-Mosca 120/2011 sulle quote antidiscriminatorie di genere è un punto di riferimento irrinunciabile, ma la rappresentanza va portata al 50% ed estesa ad ogni luogo dove lo Stato e le istituzioni decidono. Avere percentuali eque di uomini e donne vuol dire non solo cambiare la visione politica del Paese ma anche ridare fiducia a chi crede che solo nel rispetto reciproco, nel rispetto della Costituzione e nella ricchezza della differenza possa nascere un Paese migliore', conclude la nota.