Carolyn Smith, il tumore e la danza: 'Non riuscivo più a camminare: ecco come ho fatto'
La ballerina e coreografa scozzese, famosa in Italia per 'Ballando con le stelle', racconta con disarmante sincerità la sua lotta contro il cancro, che proprio in questi giorno si è risvegliato. 'Ma non mollo. E rilancio con mille progetti e col sorriso'
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“All’improvviso non ce la facevo nemmeno a camminare. Alle spalle avevo l’eccellenza di ben 54 anni di danza ma dopo la seconda chemioterapia non riuscivo più a sentirmi le gambe, i piedi, le mani. Niente. Cadevo in terra. Una vita dedicata alla danza, fatta di fatica, sudore e sacrificio, sembrava completamente sparita. Ho sempre detto e predicato a tutti che la danza è una terapia per la psiche oltre che per il fisico e allora mi sono chiesta: “Perché non la faccio io?, perché non la sperimento su di me?”. Così mi sono chiusa in una sala per provare da sola. Ho preso una sedia perché davvero non riuscivo a stare in piedi. E piano piano ho cominciato a fare gli esercizi che ho sempre fatto, solo in modo molto più blando. E ho scoperto che funziona. Aiuta, sostiene. E soprattutto mi sono resa conto che per un’ora non avevo pensato al peggio, non avevo dato spazio alla mia malattia, non avevo immaginato che cosa sarebbe potuto accadere l’indomani”. Sarà quella sua parlata alla Stanlio e Ollio, sarà la dimestichezza nell’esprimersi con il corpo ancora prima che con le parole. Fatto sta che Carolyn Smith riesce a trasmettere gioia di vivere perfino quando parla del tumore che l’ha colpita quattro anni fa e della convivenza forzata con quello che lei ha ribattezzato “l’intruso” .
Quanti tabù ci sono in Italia legati a questa malattia
Un vulcano scozzese pieno di energia e di progetti, di voglia di fare e soprattutto di non arrendersi a stereotipi e conformismi e di guardare in faccia la realtà chiamando le cose con il proprio nome, senza edulcorare niente, ma senza drammatizzare mai. “Quando ho scoperto di avere il cancro, la cosa che mi ha più scioccato è stata quella di rendermi conto di quanta paura facesse questa malattia, soprattutto se veniva chiamata con il suo nome. Le persone intorno a me di colpo facevano dieci passi indietro. Dire “tumore” e “cancro” era un tabù e lo è ancora oggi in parte. Non solo. Chi si ammala spesso vive questa malattia come una vergogna. Ma stiamo scherzando? Cosa c’è da vergognarsi? Ecco io ne parlo perché ce n’è davvero bisogno”.
Mio marito è un uomo straordinario
E visto che Carolyn è soprattutto una donna d’azione non si limita a parlarne. Così da qualche giorno ha lanciato la “Dance for oncology”, “la danza per chi sta lottando contro il tumore. È un progetto fantastico che per il momento è partito in 13 città italiane ma non avete idea di quanti Comuni, Regioni, medici e ospedali ci stiano contattando per chiederci di introdurla anche nei loro centri. La danza ha davvero un potere miracoloso. Ascoltare musica e ascoltare il proprio corpo aiuta a combattere il dolore”.
Ma “Dance for Oncology” non è il solo progetto che Carolyn Smith sta seguendo. “Un anno e mezzo fa ho lanciato la ”Sensual Dance Fit”, una disciplina dedicata soprattutto alle donne per riappropriarsi della propria femminilità a volte compressa dietro la timidezza, dietro la poca autostima, dietro insicurezze e perfino violenze psicologiche. Tanti dicono che le donne non hanno voce. Ma non è così. Il problema è che a volte le donne non hanno il coraggio di usarla. Ecco, secondo me la danza e la sicurezza nei propri movimenti e nella propria femminilità aiuta a non subire e a farsi valere. E poi ora sto lavorando a una altro progetto, stavolta rivolto ai nonni. La verità? Io credo di avere una missione nella vita ed è quella di riuscire a far ballare tutti. Ora sto pensando a un nuovo progetto dedicato ai bambini”.
Purtroppo la mia lotta non è finita, il tumore si è risvegliato
Si stenta a credere che i suoi occhi azzurri splendenti di entusiasmo siano gli stessi che qualche giorno fa in un video postato sui social raccontavano con disarmante sincerità che “l’intruso” si è risvegliato. “La mia lotta sta ancora continuando. Aspetto ancora di poter dire quelle parole magiche, “la mia lotta è finita”. Purtroppo non è così. In questi giorni sto facendo degli esami per sapere quali nuove terapie dovrò fare. Quello che mi aiuta è vivere secondo gli insegnamenti della mia famiglia. Mia madre mi ha sempre detto queste parole: “Fai tutto quello che è necessario oggi e muori domani”. Ecco, se oggi fai tutto ciò che è in tuo potere, in realtà il domani non arriva mai perché vivi sempre nell’oggi. Io vado avanti e non mollo. D’altra parte mia madre fino all’ultimo, anche quando soffriva tanto, ha sempre sorriso. La mia fortuna poi è quella di avere accanto un marito straordinario. Non avete idea di quanti mariti scappino davanti alla malattia della moglie. Davvero scioccante”.
Nella videointervista concessa a Tiscali.it Carolyn parla anche della sua grandissima amicizia con Milly Carlucci: “Per me è come una sorella”. E racconta ciò che Milly ha fatto per lei quando il tumore ha bussato per la prima volta nella sua vita.