Il comune mette il lato b su un manifesto e scoppia la polemica: “Offende le donne, ritiratelo”
L’idea di usare l’immagine di un fondoschiena femminile per pubblicizzare l’estate di Francavilla non è piaciuta alla Commissione Pari Opportunità dell’Abruzzo
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Usare l’immagine di un corpo femminile svestito è una delle strategie più usate dai geni del marketing per fare pubblicità. Non c’è bisogno di sforzare le meningi alla ricerca di figure accattivanti: un bel fondoschiena è il gioco è fatto. Funzione pure se si tratta di un progetto grafico, perché un sedere disegnato e sempre un sedere degno di “like”. Il ragionamento però non è piaciuto alla Regione Abruzzo che, tramite la Consigliera di Parità e la Commissione Pari Opportunità, chiede l’immediato ritiro del manifesto del Comune di Francavilla, che pubblicizza la stagione estiva 2017 con l’immagine, appunto, di un fondoschiena femminile.
L’accusa di sessismo
Come racconta Abr24 News, il progetto confezionato da Mimmo Di Tizio, che sembra il plagio di un’opera realizzata dall’artista olandese Parra, ha suscitato subito polemiche e accuse di sessismo e volgarità. Alessandra Genco, consigliera di Parità della Regione Abruzzo, e Gemma Andreini, presidente della Commissione pari opportunità della Regione Abruzzo, si sono incaricate di sparare ad alzo zero sull’amministrazione di Francavilla guidata dal sindaco Antonio Luciani.
La richiesta di ritiro immediato
Queste le parole di Genco e Andreini, affidate ad una nota ufficiale: “La Consigliera di Parità e la Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo, a seguito di numerosissime segnalazioni, hanno scritto una lettera al sindaco di Francavilla al Mare, chiedendo l’immediato ritiro del manifesto che pubblicizza ‘l’estate 2017’ del Comune, ritenendo l’immagine ritratta non appropriata e rispettosa della dignità femminile”. Segue la richiesta di dare “piena applicazione” al protocollo siglato tra Anci e Iap (Istituto Autodisciplina Pubblicitaria):
Violato il protocollo
“Un protocollo in cui si richiamano le amministrazioni locali a consentire, nel proprio territorio, comunicazioni commerciali contenenti immagini che tutelino la dignità delle donne e che propongano una rappresentazione dei generi coerente con l’evoluzione dei ruoli nella società evitando il ricorso a stereotipi di genere offensivi”. Genco e Andreini, infine, avvertono il sindaco Luciani che qualora l’invito a ritirare il manifesto risultasse disatteso, si riserverebbero di adottare ulteriori provvedimenti: “La Consigliera di Parità e la Commissione pari Opportunità della Regione Abruzzo, certe di un accoglimento della loro richiesta, si sono riservate, in caso contrario, di procedere nei modi e nelle forme consentite”. Magari la prossima volta si farà un maggiore sforzo di fantasia per pubblicizzare l’estate di Francavilla.