Sonia Bruganelli: 'Quell'aereo ci è costato poco più che la somma di 12 biglietti'

'Preciso le mie parole'. Intervista alla moglie di Bonolis dopo la polemica scoppiata sui social per la foto che li ritraeva su un piccolo aereo privato: 'Condivido ciò che voglio e non le foto del minestrone'

di Cinzia Marongiu

“Questa vicenda non ha senso. Non sono una donna che nasconde quello che vive, nel bene e nel male. Anzi, a dir la verità, il male e certe dinamiche tendo a tenerle per me. Questa è la nostra vita. A viaggiare eravamo 12 persone e, come ha annotato Marco Salvati (autore tv e amico della coppia), il costo del noleggio di un piccolo aereo privato è leggermente superiore a quello della somma dei biglietti aerei che avremmo dovuto comprare. Abbiamo scelto una soluzione più comoda, soprattutto per i bambini. Tutto qui”. Capelli biondi, occhi azzurrissimi e coraggio da amazzone: Sonia Bruganelli, moglie di Paolo Bonolis e proprietaria della società di casting sdl2005, ama parlare chiaro. E soprattutto detesta l’ipocrisia nella quale tanti di noi vivacchiano sui social, disposti a raccontare tutto il bene di sé e a volte pure a inventarselo pur di ottenere un like in più e soprattutto pur di non incorrere nell’effetto domino della malevolenza e delle critiche vigliacche da nickname.

Voglio precisare le mie parole - Così Sonia, dopo la polemica scoppiata sui social e innescata dalla sua pubblicazione di una foto che ritraeva la famiglia Bonolis in partenza per le vacanze su di un piccolo aereo privato, ha accettato di commentare l’accaduto, se non altro per fare alcune precisazioni. La prima è che “mi sono state attribuite parole non mie. Il mio commento a chi criticava il mezzo di trasporto da noi usato per andare in vacanze era questo: “E comunque l'aereo privato non è nostro. Si può prendere per piccoli spostamenti e noi, avendo molti bimbi, di cui una non proprio velocissima negli spostamenti;-) lo noleggiamo ogni anno. Potendo farlo, perché no??”. Il resto invece erano parole di un follower che io ritwittato: parole che ci difendevano e che comunque condivido”.

So come funziona: se critichi, vivi di popolarità riflessa - Sonia Bruganelli non nomina mai l’invidia ma con le sue parole ha deciso certamente di andare a guardare nel fondo di questo miserabile sentimento: “Posso avere una borsa firmata e non vedo il problema. Così come non vedo il problema nel pubblicarne l’immagine sul mio account. Che io lo faccia o non lo faccia, questo non permetterà a qualcun altro di potersela permettere quella borsa. E allora? Meglio l'ipocrisia di chi si nasconde? In particolare su Instagram si preferisce criticare quei profili con molta popolarità in modo da vivere unn popolarità riflessa. Che so, Elena Santarelli ha un milione di follower. Quindi chi la critica può sperare di avere attenzione e popolarità di riflesso”.

Ecco cosa mi ha detto Paolo - Sonia parla anche della scelta di Bonolis non essere presente sui social network: “Paolo mi dice: “Continui con questa roba? Sei una persona intelligente perché non lasci perdere?”. Ma nel mio caso quella di comunicare sui social la mia vita è una modalità a cui non vorrei rinunciare. Non vedo cosa ci sia di male nel fare una battuta o nel postare un'immagine. E comunque tutta questa faccenda non va drammatizzata. So perfettamente come funziona: chi vorrebbe avereuna vita diversa da quella che ha, spera con un commento negativo di avere quella popolarità che altrimenti gli è negata. Non è la prima volta e non sarà l’ultima. Di sicuro non pubblicherò foto che mi ritraggono mentre preparo il minestrone. Ognuno è fatto a modo suo e sceglie di condividere con gli altri ciò che vuole”.