Bonolis, l'aereo privato e l'Italia degli invidiosi: 'Vergognatevi'

È bastato che Sonia Bruganelli, moglie del conduttore, pubblicasse una foto della famiglia in partenza per le vacanze su un aereo privato per scatenare la polemica sui social tra critiche e cattiverie senza limiti

di Cinzia Marongiu

Invidia. Sette lettere e un pozzo senza fondo che scoperchia e diffonde il suo fetore sui social. Così nell’estate italiana del 2016 basta pubblicare una propria immagine non in sintonia con gli umori neri della massa per scatenare la malevolenza e il risentimento verso chi non ha fatto niente se non potersi permettere ciò che l’invidioso non può. È successo a Paolo Bonolis: proprio lui, dissacratore e provocatore come pochi, capace di costruire un impero sul buonumore e sulla sua totale assenza dai social (proprio a Tiscali.it qualche mese fa ha raccontato il perché della sua lontananza da Facebook e Twitter).

La ricostruzione dei fatti - I fatti: Sonia Bruganelli, moglie del conduttore tv dal 2002 (ma legata a lui dal 1997) con il quale lavora in programmi come “Ciao Darwin” e “ Avanti un altro e madre dei loro tre bambini, Silvia, Davide e Adele, ha pubblicato sul suo account Instagram una fotografia che ritraeva la famiglia e alcuni amici in partenza verso Formentera, dove da anni Bonolis e familiari trascorrono le vacanze, su di un piccolo aereo privato. Apriti cielo: la polemica social si è scatenata in un attimo: “Vergognatevi, non pensate alla povera gente” era il tenore dei commenti di chi li accusava di ostentare la loro ricchezza. Anche se, a dire la verità, c’erano anche molti commenti di chi difendeva il diritto di Bonolis a spendere i suoi soldi come meglio gli pareva.

Ma Sonia Bruganelli non ha buttato giù quelle critiche e così ha scritto un nuovo post. Ecco le sue parole: “O mio Dio, nemmeno se i suoi soldi fossero i vostri. Comunque l’aereo privato non è nostro. Si può prendere per piccoli spostamenti e noi, siccome abbiamo tanti bambini, di cui una non proprio velocissima negli spostamenti, lo noleggiamo ogni anno”. Poi Sonia ha fatto un repost, ovvero ha ripubblicato un commento che era arrivato in loro difesa e che diceva così: 'L’Italia è quel paese dove per essere apprezzato sui social network devi farti una foto dove se la fanno ‘cani e porci’, come ad esempio a Piazza Duomo a Milano, e devi vestirti come un poveraccio. Se ti fai una foto in suite, con abiti eleganti, vieni meno apprezzato e criticato. Pensate voi come stanno messe alcune persone. A me viene l’angoscia quando vedo personaggi pubblici italiani vestirsi in modo casual su un palco'. E infine un invito a tutti i connazionali: “Italiani siate più positivi e meno frustrati: la vostra negatività è la rovina della vostra vita e del vostro Paese. In Sud America molti sono poveri ma seguono e ammirano artisti superbi; non aggiungo altro...».

'L'Isis dovrebbe massacrare voi': la cattiveria e l'ignoranza dei social - Finita? Neanche per idea. Il nuovo post, che molti hanno scambiato per parole di Sonia, ha continuato a suscitare fiumi di commenti, tra chi si è schierato accanto al conduttore e alla propria famiglia e chi è arrivato ad insulti pesanti. Uno dei post più raccapriccianti lo ha ripubblicato Marco Salvati, amico della coppia e autore di Bonolis da molti anni, anche lui, tra l’altro ripreso nella foto. Ecco cosa diceva quel post: “Bonolis è un maiale che dovrebbe crepare è per merito di gente di m...a come lui che sta nazione va a picco… quelli come lui l’Isis dovrebbe fare fuori no la povera gente”. Un post che nella sua cattiveria e ignoranza infinite si commenta da solo ma che Marco Salvati ha voluto introdurre con queste parole: “Bonolis affitta un aereo privato per portare la famiglia in vacanza (spendendo poco più di quello che avrebbe speso per i biglietti aerei – e comunque con i suoi soldi fa quello che vuole) e l’italiano medio la prende benissimo”.

Insomma in Italia guadagnare bene e onestamente sembra essere un problema. Proprio alcuni giorni fa Fiorello alla presentazione del Forte Arena, struttura da 5 mila posti del resort a cinque stelle del Forte Village di Pula frequentato da ricchissimi provenienti da tutto il mondo, annotava: “L’Italia è quel Paese dove avere i soldi è una colpa. Negli Stati Uniti invece si diventa presidente”.