Animali domestici: sono 60 milioni nelle famiglie italiane che per loro spendono 2 miliardi all’anno
Quasi 7 milioni sono i cani, circa 7,5 milioni i gatti, mentre gli altri piccoli mammiferi - tra cui conigli, furetti e roditori
Sono 60 milioni gli animali domestici nelle case del Belpaese, esattamente quanti sono gli italiani censiti nel 2016. Questo significa che, in media, ognuno di noi ha un pet e ciascuna famiglia ne possiede 2.3. Si tratta innanzitutto di pesci, quasi 30 milioni, e poi di uccellini che si attestano a circa 13 milioni, numero che ci vale il primato in Europa. Quasi 7 milioni sono i cani, circa 7,5 milioni i gatti, mentre gli altri piccoli mammiferi - tra cui conigli, furetti e roditori (criceti, cavie, cincillà e degu) - raggiungono quota 1,8 milioni. Rettili - tartarughe, serpenti e iguane - sono circa 1,3 milioni.
Il rapporto
Gli animali da compagnia fanno parte di nuclei familiari tendenzialmente più numerosi rispetto alla media nazionale -2,8 componenti a fronte di 2,4 - ma sono in crescita anche nelle famiglie con un solo componente (passate dall'8,4% del 2011 all'11,1% nel 2017). Il Rapporto - curato da Assalco (Associazione Nazionale tra le Imprese per l'Alimentazione e la Cura degli Animali da Compagnia) e da Zoomark International, con il contributo di IRI Information Resources e dell'Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI) - mette in evidenza il ruolo sociale degli animali d'affezione in Italia e la conseguente importanza del loro riconoscimento in società.
Due miliari per nutrirli
Un'altra parte del rapporto ha toccato il tema del mercato del 'pet food', cioè dei prodotti alimentari. Per Fido e Micio spendiamo moltissimo, circa 1,8 miliardi di euro l'anno con cui acquistiamo 544mila tonnellate di cibo. Una crescita contro ogni crisi (+2,7% sul 2015). Il 54% (992 milioni di euro) finisce ai gatti, i cui padroni non badano a spese, mentre il 46% va ai cani (838 milioni). Agli altri animali destiniamo 18 milioni di euro (uccelli 55,7%, roditori 40,7%, tartarughe 2%, pesci 1,6%) mentre tirano molto gli accessori (66 milioni di euro) e l'universo dell'igiene: shampoo, spazzole, ossi masticabili e per dentizione, deodoranti sono cresciuti del 12,8% a valore e del 10,7% a volume.
Identikit del proprietario
Secondo una ricerca dell’Anmvi, il proprietario tipo di pet è donna (nel 68.5% dei casi, solo il 31.5 è uomo ma sono i maschi sono in crescita negli ultimi 10 anni), ha un’età superiore ai 50 anni e ha un diploma superiore (il 42% del totale è diplomato).