Perché questa volta non e come le altre: la rivoluzione di Paola Cortellesi ed Elena Cecchettin per le donne
Questa Giornata contro la violenza sulle donne arriva dopo che due grandissime donne in poche settimane hanno compiuto una vera rivoluzione
Questo non è un 25 novembre come gli altri. Oggi nello sguardo di milioni di donne non c’è soltanto il dolore e la sorellanza per una vergognosa discriminazione che si perpetua da anni sulla nostra pelle. Stavolta lo sguardo è dritto in faccia, fiero, orgoglioso, consapevole. Nessuna violenza, ci mancherebbe. Ma la forza e la serenità finalmente della consapevolezza.
L'appello e l'esempio di Paola Cortellesi
Due grandissime donne in poche settimane hanno compiuto una vera rivoluzione. Paola Cortellesi ci ha ricordato chi siamo e soprattutto ha ridato dignità storica alle nostre mamme e alle nostre nonne, persone straordinarie che hanno lottato contro le ingiustizie perché noi potessimo avere una vita migliore e alla pari con chiunque.
Elena Ceccettin denuncia le forme attuali di patriarcato
L’altra donna straordinaria è Elena Cecchettin, la giovane sorella di Giulia. Elena non si e fatta strumentalizzare dalla narrazione cinica e finto buonista che ad ogni femminicidio recita uno stantio rosario di frasi fatte, di dolente silenzio, di perdoni da esigere dai chi resta sulla terra. No. Elena, lucida e determinata, ha dato vita a nuove parole d’ordine, basta con la cultura dello stupro. Basta con il patriarcato. Qualche giorno fa ho intervistato il Dott. Enrico Maria Secci Psicologo Psicoterapeuta Autore Maria Secci che mi onoro di far collaborare con Milleunadonna e le sue parole sono state chiare e illuminanti. “ Il patriarcato è l’espressione sociale di un disturbo psichiatrico che e il narcisismo”. Queste volta, signori narcisisti, avete le ore contate