Per 12 volte denunciò il marito che poi la uccise, condannati i pm

La Corte d'appello di Messina ha condannato i magistrati che non impedirono a Saverio Nolfo di uccidere Marianna Manduca 10 anni fa

di Redazione

Sporse denuncia contro il marito violento per 12 volte prima di essere uccisa a 32 anni. Oggi la Corte d'appello di Messina ha condannato i magistrati che 'lasciarono nella possibilità d'agire' Saverio Nolfo che così ammazzò Marianna Manduca 10 anni fa a Palagonia (Catania). La Corte ha stabilito che ci fu dolo e colpa grave nell'inerzia dei pm che, dopo i primi segnali di violenza da parte del marito, non trovarono il modo di fermarlo, nonostante le reiterate denunce della donna. Nolfo è in carcere dove sconta 20 anni per omicidio.

Presidenza Cdm risarcirà i 300 mila euro

La condanna si rifà alla legge sulla responsabilità civile dei magistrati e riguarda due pubblici ministeri che nel 2007 - quando avvenne l'omicidio - lavoravano alla procura di Caltagirone (Catania). Insieme ai due pm è stata condannata al risarcimento delle parti civili anche la Presidenza del consiglio dei ministri e sarà proprio quest'ultima a dovere risarcire 300mila euro ai tre figli di Marianna Manduca.

Lo Stato potrà rivalersi sui magistrati

'E' una sentenza importante', dice l'avvocato Licia D'Amico, legale di Carmelo Calì, cugino della vittima e padre adottivo dei tre bambini ora adolescenti. 'Come prevede la legge sulla responsabilità dei magistrati, la Presidenza del consiglio potrà rivalersi sui pm. Uno dei due è ormai in pensione, la collega invece lavora in un altro Tribunale.

 Ferito anche il padre della vittima

Le numerose aggressioni erano tutte avvenute in pubblico ma nonostante ciò nessuno prese provvedimenti a tutela della donna. Fino all’aggressione mortale, avvenuta alla vigilia della sentenza che doveva affidare i tre figli alla mamma dopo la separazione da Saverio Nolfo. L’omicida accoltellò non solo la donna, ma colpì gravemente anche Salvatore Manduca (59 anni), il padre di Marianna.