"Effetto gatto nero", ecco perché siamo superstiziosi

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Le superstizioni sono molte, e non sono una peculiarit\\u0026agrave; di noi italiani: all\\u0027estero molti edifici non hanno il 13.mo piano, e secondo una ricerca il 25% degli americani si considera superstizioso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ESecondo un\\u0027analisi pubblicata su\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003E\\u0027The Conversation\\u0027\\u0026nbsp;\\u003C\\\/strong\\u003Eda Neil Dagnall, lettore in Psicologia cognitiva applicata della Manchester Metropolitan University e Ken Drinkwater, ricercatore in psicologia e parapsicologia dello stesso ateneo,\\u003Cstrong\\u003Eil comportamento superstizioso in realt\\u0026agrave; \\u0027regala\\u0027 una sensazione di controllo sul fato e riduce l\\u0027ansia.\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EGli psicologi spiegano che le superstizioni sono derivate dall\\u0027assunto che esiste una connessione tra eventi che accadono nello stesso momento, ma non sono collegati\\u003C\\\/strong\\u003E. 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(Adnkronos)\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E6 \\\/ 7\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1680939_1bdc18c6af\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1680939_1bdc18c6af\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Effetto gatto nero ecco perche siamo superstiziosi\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EC\\u0027\\u0026egrave; chi teme di imbattersi in un\\u0026nbsp;gatto nero, e preferisce regolarmente per cambiare strada\\u003C\\\/strong\\u003E, e chi si attrezza con cornetti e\\u003Cstrong\\u003E\\u0026nbsp;portafortuna ogni venerd\\u0026igrave; 13\\u003C\\\/strong\\u003E. Per non parlare dell\\u0027effetto di una\\u003Cstrong\\u003E\\u0026nbsp;saliera\\u003C\\\/strong\\u003E\\u0026nbsp;passata direttamente di mano in mano o di uno\\u0026nbsp;\\u003Cstrong\\u003Especchio finito in mille pezzi\\u003C\\\/strong\\u003E. 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