Come difendersi dalle molestie sessuali sul luogo di lavoro. Ora c’è il manuale
Il libro è dell’ex magistrato Raffaele Guariniello secondo il quale non servono nuove leggi, gli strumenti ci sono già ma pochi li conoscono
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La cronaca ci ha ampiamente dimostrato che la moleste sessuale è un abuso che può riguardare chiunque e qualunque luogo. C’è un posto dove le vittime hanno, però, uno strumento in più per difendersi. Se gli abusi avvengono sul luogo di lavoro, il lavoratore o la lavoratrice ha la legge dalla sua e non è necessaria nessuna nuova norma apposita. Ne è convinto Raffaele Guariniello che oggi ha 77 anni e ha lasciato la magistratura nel 2015 dopo 48 anni. Fra le sue indagini più note, c’è quella legata alle morti sospette nel mondo del calcio. Ma, come racconta Il Correre della Sera, la sua vera fissazione è sempre stata la sicurezza sui luoghi di lavoro.
Questione di sicurezza
Il punto di vista di Guariniello è infatti questo: anche la molestia sul luogo di lavoro va inquadrato nel più ampio tema della sicurezza sui luoghi di lavoro. E su questo argomento l’Italia ha un ordinamento talmente all’avanguardia da non necessitare alcuna aggiunta. Il problema è, semmai, che le vittime, ma spesso pure i loro avvocati, non sanno che esiste già uno strumento a difesa da qualsiasi tipo di abuso sul lavoro, pure di carattere sessuale. Insomma se l’abuso mina la sicurezza sul lavoro, la tutela esiste già.
Italia all’avanguardia
Per spiegare la sua tesi Guariniello ha scritto un libro: “Molestie e violenza anche di tipo sessuale nei luoghi di lavoro”. Il Testo Unico sula Sicurezza sul Lavoro, del quale Guariniello ha scritto un commento giunto alla decima edizione, può essere una guida per chiunque si senta minacciata in ufficio o in fabbrica. Parla, infatti, di prevenzione degli abusi in modo esplicito “a cominciare da quelle norme che impongono alle imprese obblighi quali la valutazione dei rischi, la formazione, la vigilanza, la sorveglianza sanitaria”.
Con questa norme, secondo Guariniello, l’Italia si pone all’avanguardia sul tema senza neanche averne consapevolezza. Nessuna legge ad hoc quindi, basta studiare quelle che ci sono già.
Impossibile minimizzare
E se il principio è quello dell’obbligo alla prevenzione, alla vigilanza e alla sorveglianza, le aziende non possono girarsi dall’altra parte e fare finta di niente, o peggio minimizzare, mentre un suo, o una sua dipendente viene molestata. Per il libro di Guariniello le molestie e le violenze sessuali sono un rischio che deve essere prevenuto e c’è l’obbligo di prevenire attraverso analisi del rischio e individuazione delle misure di prevenzione, formazione e informazione dei lavoratori, dei dirigenti e dei preposti alla sorveglianza sanitaria. Certo sono obblighi scritti sulla carta ma tocca, appunto, agli organi di vigilanza garantirne il rispetto.