“Ti arriverà un colpo in fronte”: minacce di morte alla legale Lgbt
La frase minacciosa è arriva da qualcuno che conosce le abitudini di Cathy La Torre ma la polizia postale è fiduciosa sulla sua cattura
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'Cathy La Torre pedala... che presto mentre pedali ti arriverà un colpo di pistola sulla fronte. Nessun compromesso con le lesbiche. Nessuno'. Parole terribili, molto oltre il limite, purtroppo sempre più alto, degli insulti che compaiono sui social. Parole accompagnate dall'immagine di una pistola puntata verso chi legge. La minaccia di morte è apparsa tra i commenti a un post sul caso Aquarius, sulla pagina facebook della stessa attivista e legale bolognese che da anni si batte per i diritti Lgbt. E che lei stessa, sempre via social, ha denunciato spiegando di essersi rivolta alla Digos.
La denuncia
'Non mi era mai capitata una cosa del genere - ha detto La Torre - ci sono stati insulti, ma mai così pesanti e intimidatori. E' una cosa che mi mette ansia perché evidentemente questa persona conosce le mie abitudini'. La legale, già consigliera comunale di Sel, ha subito presentato denuncia, informando prefetto, questore e sindaco ('Cara Cathy La Torre, sai di non essere sola', le ha scritto in serata il sindaco Virginio Merola proprio su Facebook).
Le indagini
Sul fronte delle indagini è al lavoro la Polizia postale e delle comunicazioni: l'ipotesi è che quello usato per le minacce sia un profilo falso, ma a quanto si è appreso le possibilità di individuarlo sarebbero buone, visto che la denuncia è stata fatta a poche ore di distanza dalla pubblicazione del commento. In questi casi, la prima cosa che fanno gli investigatori è “congelare” i dati telematici, che possono permettere di risalire all'autore del post anche se il profilo è stato eliminato.
Solidarietà dalle istituzioni
Sul fronte politico, è stato fin da subito molte forte il sostegno a La Torre da parte di rappresentanti delle istituzioni (solidali anche la presidente dell'Assemblea legislativa regionale, Simonetta Saliera, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini), di diverse forze politiche e tra queste il leader di Si, Nicola Fratoianni, l'ex presidente della Camera Laura Boldrini, esponenti del Pd e di sindacati come la Cgil di Bologna. Inoltre il Consiglio comunale ha approvato a larghissima maggioranza un ordine del giorno in cui si condanna l'intimidazione e si esprime solidarietà a La Torre. Non hanno partecipato al voto gli esponenti di Forza Italia: 'I comunisti sono così se aggrediscono uno dei loro. Però... quando aggrediscono uno di centrodestra se ne fregano!' ha sostenuto su Fb il capogruppo Marco Lisei.